COTTE:

La vegetazione del sito è molto articolata, in virtù della presenza contemporanea di numerosi tipi strutturali e fisionomici quali praterie pascolate e/o sfalciate, arbusteti, lembi di bosco o boscaglia aperta, orli e margini forestali e, in misura decisamente minore, campi coltivati e ambienti urbanizzati.

Nuclei di boschi submontani con dominanza prevalente di querce (Quercus pubescens e Q. cerris) a cui si associano elementi mesofili quali ad esempio il carpino nero (Ostrya carpinifolia) diversi aceri (Acer campestre, A. opalus subsp. obtusatum, A. pseudoplanatus), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), ciliegio (Prunus avium), olmo campestre (Ulmus minor), etc.

Nel sottobosco queste formazioni presentano la flora tipica dei querceti, ad esempio, Viola alba Besser subsp. dehnhardtii, Aegonychon purpurocaeruleum, Daphne laureola, etc.

Arbusteti sparsi a dominanza di ginepro comune (Juniperus communis) o di rose (Rosa sp. pl.) e biancospini (Crataegus monogyna, C. laevigata). Le praterie sono per lo più a dominanza di Bromopsis erecta con abbondante presenza di Pentanema salicinum e Brachypodium rupestre.

Descrizioni delle specie

Anacamptis morio

Anacamptis morio

Etimologia: attualmente non è ancora chiara l’origine dell’epiteto specifico. Il termine morio potrebbe derivare dal latino morio-onis (pagliaccio), a causa dei fiori maculati che ricordano i vestiti di un pagliaccio, o morrion dallo spagnolo (elmo) per come sono disposti i tepali.

Descrizione: pianta non molto alta può raggiungere i 35 cm di altezza. Lo scapo, partendo dal basso, va dal verde al violaceo. Le foglie inferiori sono lanceolate e disposte a rosetta basale, mentre le superiori avvolgenti lo scapo. L’infiorescenza può essere composta da 5 fino a 25 fiori. I fiori sono di colore porpora e non sono rari i fiori bianchi. I tepali sono quasi sempre striati di verde. Labello trilobo, presenta il bordo crenulato, la parte centrale è più chiara dei margini caratterizzata da tante piccole macule color porpora.

Anacamptis pyramidalis

Anacamptis pyramidalis

Etimologia: l’epiteto specifico è di origine latina pyramidalis (piramidale). Il nome gli è stato attribuito per la forma a cono dell’ infiorescenza.

Descrizione: pianta che può raggiungere anche i 60 cm di altezza. Lo scapo di colore verde è molto sottile. Le foglie inferiori sono lanceolate lunghe fino a 25 cm e non disposte a rosetta basale, lungo lo scapo le foglie sono fascianti e di piccole dimensioni. L’infiorescenza può essere formata fino a 100 piccoli fiori. Il colore dei fiori varia dal rosa al porpora, sono rari i fiori albini. Il labello è trilobato e il lobo centrale è meno largo rispetto a quelli laterali. Presenta uno sperone molto lungo, nastriforme, che supera la lunghezza dell’ovario.

Coeloglossum viride

Coeloglossum viride

Etimologia: Coeloglossum deriva dal greco Koilos-glossa (dalla lingua cava) e viride dal latino viridis (verde) per il colore verde dei fiori.

Descrizione: pianta alta fino ai 35 cm. Fusto verde e scanalato. Le foglie inferiori sono ovate mentre quelle superiori sono lanceolate e acute. L’infiorescenza lassa con un massimo di 25 fiori. I fiori sono di colore verde chiaro, i sepali e i petali sono riuniti a formare un casco intorno al labello.

Il labello è pendulo a forma di lingua, trilobato, verde con margini sfumati di colore rosso-brunastro. I lobi laterali sono più lunghi rispetto al mediano e sono leggermente ripiegati verso avanti. Sperone piccolo, sacciforme e nettarifero. Ginostemio piccolo e pollinii divergenti verso il basso.

Gymnadenia conopsea

Gymnadenia conopsea

Etimologia: il termine conopsea deriva dal greco konops (zanzara) per l’aspetto dello sperone che assomiglia all’ apparato boccale delle zanzare.

Descrizione: pianta che può raggiungere 1 m di altezza. Lo scapo eretto, flessuoso e di colore verde chiaro alla base violaceo all’apice. Le foglie inferiori sono lunghe, lineari e lanceolate, le foglie superiori sono bratteiformi. L’ infiorescenza è densa e allungata con fiori piccoli, profumati, di colore variabile dal rosa al rosso porpora, raramente bianchi. Sepali laterali lunghi, e quello mediano ricurvo in avanti riunito insieme ai petali fino a formare un casco. Il labello trilobato, lobi molto simili tra loro. Sperone molto lungo, filiforme, arcuato verso il basso, contenente poco nettare.

Himantoglossum adriaticum

Himantoglossum adriaticum

Etimologia: il termine Himantoglossum deriva dal greco (fiore con lingua nastriforme).

Descrizione: pianta alta fino ai 90 cm, lo scapo è verde e a volte viola sfumato. Presenta foglie inferiori ovate, mentre le superiori fasciano il fusto. L’infiorescenza è costituita da 15 ad un massimo di 40 fiori. I tepali sono verdi con striature viola che si uniscono a formare un casco intorno al labello. Labello trilobato, ha una base bianca con macule porpora, il lobo mediano è sottile nastriforme, bifido all’apice e lungo fino a 65 mm. Sperone lungo dai 2 ai 4 mm. I fiori, sebbene scarsamente nettariferi, sono molto profumati e attirano impollinatori di varie famiglie: Imenotteri, Ditteri, Coleotteri, ecc.

Ophrys apifera

Ophrys apifera

Etimologia: il termine apifera deriva dal latino apis e fero (portatore di api) per la somiglianza del fiore con l’ape.

Descrizione: pianta alta fino a 60 cm. Scapo verde chiaro e robusto, foglie verde chiaro riunite a formare una rosetta basale. Infiorescenza lassa con 2 massimo 10 fiori. Fiori relativamente grandi con sepali di vario colore dal bianco al rosa, con una nervatura al centro verde. Petali molto piccoli, verdi e triangolari. Il labello è vellutato di colore bruno trilobato, con i lobi laterali piccoli e pelosi. Il lobo mediano è tondo e presenta una macula poco articolata, bordata da una linea gialla molto spessa. Ginostemio a rostro acuto con la tipica forma di una S.

Ophrys bertolonii

Ophrys bertolonii

Etimologia: il nome gli è stato attribuito per onorare il famoso botanico Antonio Bertoloni.

Descrizione: pianta non molto alta può raggiungere al massimo i 30 cm. Fusto esile e verde. Le foglie sono disposte a rosetta basale. L’infiorescenza può essere formata da 2 ad 8 fiori grandi. I sepali sono rosa, mentre i tepali sono di un rosa più intenso rispetto ai sepali a volte sono porporini. Il labello intero, nero ha la tipica forma di una sella coperto di peli sui margini di colore bruno-rossastro. Sulla base del labello c’è una macula a forma di scudo lucido di colore blu-rosso. L’apicolo è molto grosso ha un colore che va dal verde al giallo rivolto verso l’alto o in avanti. Ginostemio allungato e appuntito.

Ophrys holosericea

Ophrys holosericea

Etimologia: holosericea deriva dal greco holos-e (tutto) e serikos (seta), per l’aspetto vellutato del labello.

Descrizione: questa specie si caratterizza per la sua elevata variabilità morfologica che ha portato molti autori a descrivere diverse entità infraspecifiche. Pianta alta fino a 40 cm. Scapo eretto e di colore verde chiaro. Le foglie inferiori quasi tutte sono riunite a formare una rosetta basale, quelle superiori sono avvolgenti lo scapo.

L’infiorescenza a spiga può essere formata da 2 fino a 10 fiori. I sepali sono ovati possono essere bianchi, rosa o rosso porporini con nervature verdi. Petali subtriangolari, rosa o rossi porporini e raramente bianchi. Il labello è rivolto verso il basso, vellutato con pelosità marginale di colore brunastra con gibbosità basali più o meno evidenti. Macula di forma molto variabile di colore rosso-brunastro con margini di colore bianco o giallo. Apicolo molto sviluppato rivolto in avanti e in alto verde-giallastro. Ginostemio corto e acuto.

Ophrys fusca sub. Lucana

Ophrys fusca sub. Lucana

Etimologia: l’epiteto fusca deriva dal latino fuscus (scura), per il colore scuro del labello. Il nome lucana invece, è legato al nome del luogo dove è stata avvistata per la prima volta in Basilicata.

Descrizione: pianta alta fino ai 25 cm. Fusto sottile e di colore verde chiaro. Le foglie inferiori sono disposte a rosetta basale. L’infiorescenza densa, può essere caratterizzata da 2 ad 8 fiori.

I fiori sono grandi e scuri. I tepali sono di colore verde-giallastro e quello mediano è ricurvo sul ginostemio. Il labello è di colore bruno, vellutato con il bordo giallo ben evidente. La macula ricopre circa due terzi dell’ intero labello di colore grigio metallico e rosso ruggine verso la base, inoltre la cavità stigmatica è caratterizzata da una pelosità biancastra.

Ophrys lutea

Ophrys lutea

Etimologia: l’epiteto deriva da latino luteus (giallo) per il colore del labello.

Descrizione: pianta alta fino a 30 cm. Foglie inferiori riunite a formare una rosetta basale. Infiorescenza lassa con 2 fino a 6 fiori. I fiori sono grandi, i sepali sono verdi e i petali gialli. Il labello molto pronunciato ha i margini gialli e al centro è di un colore brunastro. Trilobato e i lobi laterali sono leggermente distanziati da quello mediano. Ginostemio corto con apice ottuso.

Ophrys sphegodes

Ophrys sphegodes

Etimologia: l’epiteto sphegodes deriva dal greco sphekos, che significa simile a una vespa.

Descrizione: pianta alta fino a 55 cm. Scapo esile e verde. Le foglie inferiori sono riunite a formare un a rosetta basale di colore verde chiaro, le foglie superiori avvolgono il fusto. L’infiorescenza può essere formata da 2 fino a 15 fiori. Sepali verdi e quello mediano è leggermente rivolto in avanti, i petali sono più piccoli con i margini leggermente rosei e ondulati. Il labello è grande e rivolto verso il basso, molto variabile per forma e colore, munito di pelosità marginale. Spesso il margine è bordato da una linea gialla. Ha una macula a forma di H di colore brunastro o blu scuro. Ginostemio verdastro e molto evidente.

Orchis anthropophora

Orchis anthropophora

Etimologia: l’epiteto anthropophora deriva dal greco (portatore di uomo) per la particolare forma del labello che sembra imitare il corpo di un uomo.

Descrizione: pianta alta fino a 40 cm. Fusto sottile e verde chiaro. Le foglie inferiori sono ovate e riunite a formare una rosetta basale. Infiorescenza alla base stretta e via via verso l’apice più ampia. Sepali e petali sono riuniti a formare un casco di colore giallo-verde con margini rossi. Il labello pendente, è rivolto verso il basso, trilobato e il lobo centrale è più lungo rispetto a quelli laterali oltre ad essere bifido. Sperone assente e ginostemio piccolo.

Orchis purpurea

Orchis purpurea

Etimologia: l’epiteto purpurea deriva dal latino purpureus-a (color porpora) dato il colore di alcune parti dl fiore.

Descrizione: pianta alta fino ad 80 cm. Scapo robusto e cilindrico verde alla base e sfumato di viola all’apice. Foglie inferiori grandi di colore verde lucido, oblunghe, e disposte a rosetta basale, le superiori sono avvolgenti il fusto. Infiorescenza densa con fiori grandi di colore rosa-porpora. Sepali e petali sono riuniti a formare un casco sul labello di colore verdastro con evidenti striature e macule porpora. Il labello è trilobato con fondo bianco o rosa sfumato con evidenti macule porpora e margini color porpora. Sperone non più lungo dell’ ovario, ricurvo verso il basso e ginostemio ottuso.

Platanthera bifolia

Platanthera bifolia

Etimologia: l’epiteto bifolia deriva dal latino che significa due foglie, dovuto al fatto che questa pianta ha due grandi foglie alla base.

Descrizione: pianta alta fino a 50 cm. Lo scapo è esile di colore verde chiaro. Le foglie alla base sono grandi oblungo-lanceolate e lucide. L’infiorescenza lassa e cilindrica multiflora può essere formata da un massimo di 40 fiori molto profumati. I tepali sono di colore bianco appena sfumati di verde. Il tepalo mediano è più corto rispetto agli altri e ripiegato in avanti. Il labello è pendulo, bianco con la punta sfumata di verde. Sperone nettarifero, lungo e sottile e più lungo rispetto all’ ovario.

Serapias vomeracea

Serapias vomeracea

Etimologia: l’epiteto vomeracea deriva dal latino vomer (vomere) per la forma del labello nella parte distale che ricorda il vomere di un aratro.

Descrizione: pianta alta fino a 55 cm. Scapo robusto di colore violaceo. Foglie di colore verde-azzurre guainanti lanceolate e arcuate, le basali in rosetta con guaina spesso striata in rosso violaceo. Infiorescenza lassa e allungata fino ad assumere un aspetto esile e filiforme, presenta da 3 a 12 fiori. I sepali sono rossi all’ interno e grigi all’ esterno e presentano striature purpuree, i petali sono di colore rosso-nero. Il labello è rosso-brunastro, trilobato. Il lobo medio è stretto e cosparso di peli a volte con una zona più chiara al centro. Lobi laterali molto scuri e nascosti tra i tepali. Rari sono i casi in cui questa pianta ha fiori albini. Sperone assente.